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15° SEMINARIO NAZIONALE ONLINE SUL CURRICOLO VERTICALE

BARI   FIRENZE  PALERMO UDINE  COSENZA 
INSEGNARE

Per realizzare una comprensione profonda è necessario innanzitutto rinunciare all’enciclopedismo dei manuali e dei docenti perché uccide, in un sol colpo, la cultura e il metodo. Ogni problematica importante ha bisogno di tempi e metodi adeguati per essere acquisita in modo significativo e quindi la quantità dei contenuti va strettamente raccordata al tempo disponibile. Un buon curricolo scolastico è dunque quello che, effettuando scelte precise, seleziona e propone alcuni temi da esplorare e approfondire nel corso di tutta la scolarità in una logica di curricolo a spirale. L’alternativa non è tra insegnare poco o tanto, l’alternativa è tra insegnare tante nozioni superficiali e insignificanti, seguendo la logica enciclopedica del programma, oppure una quantità di conoscenze compatibili con il tempo che si ha disposizione che inevitabilmente impongono uno scandaglio in profondità per essere significative e diventare competenze.

La significatività delle conoscenze, in particolare nella scuola del primo ciclo, è connessa innanzitutto al contatto diretto con le cose; costituiscono, a nostro parere, ancora oggi un principio fondamentale queste affermazioni di Dewey: «Tentare di dare un significato tramite la parola soltanto, senza una qualsiasi relazione con la cosa, significa privare la parola di ogni significazione intellegibile ... In primo luogo essi i simboli rappresentano per una persona questi significati solo quando essa ha avuto esperienza di una qualche situazione rispetto a cui questi significati sono effettivamente rilevanti. Le parole possono isolare e conservare un significato solo allorché esso è stato in precedenza implicato nei nostri contatti diretti con le cose» Dewey, Come pensiamo, Firenze, La nuova Italia, 1961, p 333.

Giuseppe Bagni, presidente nazionale CIDI, Carlo Fiorentini presidente CIDI Firenze

 

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