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Cave delegam

a cura di Insegnare

Il tempo delle Deleghe
Su molte e importanti materie, nonostante il profluvio di commi che la costituiscono, la legge 107/2015 delega al Governo una serie di importanti provvedimenti.
Diciotto mesi è il tempo previsto per l’emanazione di uno  o più decreti legislativi che interverranno - così è scritto -  sul “riordino,  semplificazione e codificazione delle disposizioni legislative in materia di istruzione” . Vuol dire, riducendo all’osso, che il Governo (non il Parlamento) interverrà sul sistema scolastico in modo complessivo, coerentemente con quanto previsto dalla legge 107/2015.  E senza dibattito parlamentare: è questo il principio della "Delega al Governo".
Si tratta di una procedura che può piacere a chi lamenta l'assenza di decisionismo e di tempi brevi per l'azione governativa. E potrebbe anche essere plausibile se, su questioni assai tecniche, il Governo, tramite il preposto e competente Ministero o le sue emanazioni, sapesse adottare provvedimenti oculati ed efficaci. Ma non possiamo dimenticare che, nella prima stesura dei provvedimenti legislativi redatti dal Governo per dar corpo alla "Buona scuola", le iatture facevano a gara con le corbellerie! E ci sia concesso il reciproco conforto di non più rammentarle!  Se non fosse intervenuto il lavoro di Commissione e quel minimo di consultazione delle parti che sono riuscite almeno un poco a limitare i danni, ora saremmo in guai ancora più grossi!

Questa procedura, oltre a evitare il dibattito parlamentare, elude spesso anche il confronto con le forze sociali e professionali che di quelle materie si occupano e sono competenti. E anche questo è poco rassicurante anche perché le materie delle singole "Deleghe" sono quanto mai delicate e nevralgiche.
Abbiamo quindi deciso di dedicare una particolare attenzione a ciò che accadrà nei prossimi mesi.

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