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IN BOCCA AL LUPO

Cari colleghi,
eccoci, stiamo per ritrovarci. Stiamo per riallacciare il filo del nostro lavoro ed anche per i bambini e i ragazzi arriva il tanto atteso momento di rinsaldare vecchi legami e crearne di nuovi. La scuola riapre, speriamo tutti in sicurezza, anche se l’unica vera sicurezza è l'importanza di tornare insieme e far rivivere le nostre aule, i nostri spazi. Occhi che si guardano finalmente senza schermi.
Non sarà facile quest'anno. Sarà una salita impervia e il sentiero tutto da tracciare.
Linee guida e commissioni tecniche si sono susseguite, smentite, aggrovigliate fino a perdere ogni capacità di guida e sta a noi adesso districarsi in questo caos dove tutti hanno fatto il possibile e pochi pensato il necessario.
Noi insegnanti siamo stati definiti i salvatori della scuola proprio perché abbiamo fatto proseguire ‘normalmente’ le attività grazie al nostro impegno a distanza, quando siamo i primi a sapere che di normale quella scuola non aveva nulla; e oggi qualche giornale titola contro di noi, menefreghisti che si dichiarano malati o “fragili” in massa, quando poi, se si legge oltre i titoli, ci si accorge che si parla di qualche centinaio su 800 mila insegnanti. Magari i fragili davvero.
Sulla stessa scia qualcuno ci invita a prendere esempio dai netturbini pensando di offenderci mentre si ferisce stupidamente solo questa categoria di lavoratori recuperando vetuste scale di prestigio sociale. E parimenti i nostri allievi sono stati considerati colpevoli dei loro comportamenti, perché sono ragazzi e ragazze invece che piccoli adulti (dimenticando gli atteggiamenti di molti adulti in questo periodo drammatico).
Non ci scoraggiamo. Nemmeno se nei prossimi giorni gireranno solo foto di classi con alunni con mascherina in banchi a rotelle: che cosa “fa” di un ambiente in sicurezza un’aula di scuola è qualcosa che difficilmente finirà in prima pagina nei prossimi mesi. Sta a noi la trasformazione.
A noi tocca il miracolo, ma non ce la faremo da soli. Abbiamo bisogno dei nostri allievi, che sono la risorsa indispensabile di sensibilità, intelligenza, curiosità.
La scuola ricomincia, ed è importante riprendere la strada facendo però tutti tesoro dell'esperienza vissuta, perché quello che è accaduto e accade in tutto il mondo non è una parentesi che si può chiudere con un corso di recupero di 15 giorni sperando che poi tutto torni come prima. C’è un mondo nuovo da capire e studiare per viverlo da protagonisti e lo faremo tutti insieme. A scuola.
In bocca al lupo!

                                                                                         Giuseppe Bagni

Roma 7 settembre 2020

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