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Un nuovo tappeto volante

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Secondo Ong siamo in epoca di oralità secondaria. E' un'oralità di ritorno, che utilizza nuovi sistemi di comunicazione ma per farlo si poggia sulla scrittura e sulla stampa, essenziali per dominare le tecnologie.
Siamo convinti che nel tempo dell'oralità secondaria la scrittura e la lettura restino centrali in quanto strumenti di riflessione indispensabili, ma che si debba imparare a sfruttare appieno le enormi possibilità di condivisione che si aprono.

E' per questo motivo che siete di fronte a un sito radicalmente nuovo e a breve anche ad una rivista online totalmente cambiata.
Vogliamo che la circolazione delle idee tra noi avvenga al massimo livello, sfruttando tutte le possibilità che oggi la tecnologia mette a portata di mano.

Innanzitutto vi chiediamo pazienza: nessuno di noi è quello che oggi si definisce un nativo digitale per cui non vi stupiremo con effetti speciali. Ma per fortuna non è questo che ci interessa e nemmeno, siamo convinti, quello che vorreste. Vogliamo semplicemente offrire alle nostre (e soprattutto vostre) idee un tappeto volante che le porti ovunque e a chiunque. Un tappeto in fondo ha la forma di un foglio ma di dimensioni così grandi da renderlo adatto ad ospitare molte parole. Un tappeto volante è un mezzo di comunicazione antico, silenzioso e magico, che trasforma un oggetto familiare in un mezzo di comunicazione potente e nello stesso tempo a bassissimo grado tecnologico. Qualcosa che faccia pensare più a una mongolfiera che a un aereo supersonico. Perché non ci interessa che sia uno strumento di trasporto di massa: chi vi sale deve avere il tempo di conoscere gli altri passeggeri nel modo più sicuro e antico, che è leggendo e scrivendo ma anche ascoltando e guardando, insieme.

E se i viaggiatori saranno tanti alla fine il tappeto volante avrà creato comunque una vera comunità.
Ci lanciamo in questa impresa senza la presunzione di conquistare chissà quale "pubblico" di lettori, ci basta la speranza di fare della lettura un atto "pubblico" e di trovare nei lettori l'autore collettivo delle nostre pagine.
Non sarà facile, ma se vi riusciamo non si può escludere che il nostro tappeto volante ci scenda in un nuovo paesaggio in cui ci sentiremo immersi in un libro senza fine.

Beppe Bagni 

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