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APPELLO AL GOVERNO PER FERMARE LA REPRESSIONE IN TURCHIA

 

LA SCUOLA È LIBERTÀ

Appello al governo per fermare la repressione

in Turchia

 

Quello che sta succedendo in Turchia è inaccettabile.
Secondo il comunicato dell’agenzia Reuters del 20 luglio 2016, “In Turchia sono stati sospesi all'incirca altri 6.500 impiegati del ministero dell'Istruzione, dopo che ieri ne erano già stati sospesi 15.200 e 21.000 insegnanti di scuole private si erano visti revocare la licenza. Finora circa 60.000 persone tra militari, poliziotti, magistrati, impiegati pubblici e insegnanti sono state sospese, arrestate o risultano indagate dopo il fallito colpo di stato della scorsa settimana”. Il Ministero dell’Istruzione turco, in un comunicato ufficiale, ha affermato senza mezzi termini che tutto il personale di tutte le istituzioni educative è “sotto controllo approfondito”.

Il CIDI invita tutte le associazione professionali, gli insegnanti italiani e quanti vorranno aderire a esprimere solidarietà ai colleghi turchi che stanno pagando un prezzo altissimo in termini di libertà e dignità personale e professionale. Chiediamo al governo italiano e al MIUR in particolare di condannare senza esitazioni l’epurazione degli operatori della Scuola e dell’Università della Turchia. 

Roma,  23 luglio 2016

 

Questo il link per aderire all’appello

 

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